Il 10 luglio scorso, professionisti ed imprenditori hanno vissuto un importante appuntamento presso l’Orto Botanico di Napoli. L’incontro è stato occasione per discutere di arte, cultura ed impresa. I partecipanti si sono ritrovati per riunirsi e condividere le modalità con cui, attingendo alle proprie risorse, sono in grado di affrontare i momenti critici in modo proattivo e mettendo in atto tecniche innovative, quale soluzione costante e quotidiana ai problemi da risolvere. Le testimonianze dei convenuti hanno animato l’evento organizzato da DWS, l’innovativo modello di impresa digitale nato grazie alle idee di Vittorio Del Re e Francesco Mele, supportati da Fondazione E-novation presieduta da Massimo Lucidi. Quest’ultimo è stato il moderatore del summit, che ha offerto momenti di testimonianze coinvolgenti e di forte impatto. 

I modelli di business più apprezzati

Inoltre, le associazioni culturali “Connessioni” e “Cratere” hanno fornito un prezioso e importante sostegno, mettendo a disposizione ben ventisette strutture di carattere artistico. La mostra, che si è prolungata per tutto il mese di luglio, ha accompagnato molti modelli di business. Gli esemplari hanno mostrato un legame particolare con l’arte e la cultura. Particolare menzione, di certo, merita l’intervento di Ugo Biacchi, in collegamento da Montecarlo, in veste di socio di Hotel des Ventes, la nota casa d’ aste del Principato, che ha presentato la struttura “Towards the Sun”. 

Giovanni Sabetti e l’idea del cultural manager

Anche Giovanni Sabetti, Vice Presidente della Fondazione americana Renaissance, ha attirato l’attenzione dei partecipanti, grazie alla promozione di una particolare figura nel mondo culturale. Si tratta del cco, il “cultural” manager, che mette a servizio della cultura d’impresa le sue competenze, assistendo anche l’amministratore delegato nell’approntare le sue strategie geopolitiche. 

Innovazione e finanza al centro del dibattito

La cultura di impresa non può mai prescindere dalla parola “innovazione” che, a sua volta, si trasforma in vantaggio competitivo. In proposito, l’evento è stato occasione anche per conoscere Giovanni Caria, una sorte di hacker “buono”, che dedica la sua vita nel difendere dagli attacchi di quelli negativi. Caria, infatti, ha illustrato che, perseguire la sicurezza, vuol dire soprattutto sopravanzare il rischio della minaccia, ma anche formazione e investimenti cospicui nel comparto della cyber sicurezza. Anche il mondo della finanza ha avuto modo di esprimersi nel corso dell’evento. Mondo della finanza rappresentato da Paul Crabtree, Amministratore delegato del gruppo internazionale Mikrokapital. Sorto nel 2008, esso è attivo in molti Paesi, Italia compresa, al fine di supportare il microcredito. Parlando del gruppo di cui è CEO, Crabtree ha affermato: “Con un approccio meritocratico e un impegno costante per la sostenibilità e il successo dei progetti finanziati, Mikrokapital è al fianco delle microimprese per garantire il loro sviluppo e contribuire al benessere economico e sociale dei paesi in cui operiamo”. Il suo discorso, dunque, ha richiamato quelle che sono le parole chiave della Fondazione E-novation, meritocrazia, eccellenza, sostenibilità, a cui si lega anche quella di etica dell’ imprenditore. Questo valore è particolarmente caro all’ICC SPA, guidata dal Presidente Angelo Marciano. Quest’ultimo, infatti, ha come obiettivo quello di realizzare un ecosistema di imprese e professionisti che sappiano puntare al futuro, ma con positività, nonché operare a favore dello scambio di prodotti e servizi all’interno della stessa società. Questo scambio dovrà avvenire mediante l’uso di una moneta regolatoria, che si origina dalla Fiducia, “la fides” nel mondo classico.

Una manifestazione, come quella che si è tenuta a Napoli, progettata da Vittorio Del Re e Massimo Lucidi, si pone come obiettivo quello di ingrandire la rete delle imprese. L’antropologo Karl Wolfgruber, in funzione di DG del gruppo americano di cui Giovanni Sabetti è leader, concludendo il suo intervento nel corso della kermesse, ha affermato: “Parlare di Arte, Cultura Impresa vuol dire ricercare nuovi equilibri e nuovi stimoli tra creatività e metodo, tra collettivo e individuo, tra meraviglia e contemplazione, impegno e continuità. Valori che nel passato non sembrava potessero andare d’ accordo ma che, invece, devono tener conto gli uni degli altri”. Anche Mario Vazza, Amministratore Delegato di Meleam SPA, si è distinto per un intervento di spessore. Evidenziando come “l’arte, la sicurezza sul lavoro sia una forma di espressione della cura e del rispetto per l’ individuo”, ha continuato: “Discutere il rischio gas radon e le soluzioni per il contenimento nelle aziende in questo contesto ci permette di coniugare la nostra missione con valori culturali profondi, promuovendo ambienti di lavoro sicuri e sostenibili”. 

La conclusione dell’evento a cura di Massimo Lucidi e Vittorio del Re

Sulla stessa scia si è posto anche Massimo Lucidi. Quest’ultimo ha sottolineato che “il messaggio forte che abbiamo cercato è creare una grande occasione di Ascolto, ma pure di Energia positiva tra gente abituata a imparare dal prossimo e dai mali comuni del nostro tempo”. Infine, Vittorio del Re ha concluso, affermando come “la sfida è alimentare un ecosistema di persone sensibili, opportunità vere a cui dare un metodo per crescere”.