L’uso del Metaverso, ci ricorda Cristiana Falcone nei suoi blog che parlano proprio di questo, comporterà una raccolta completa di vari tipi di dati personali. Chiaramente, le attuali conoscenze sugli individui acquisite attraverso la raccolta di dati personali tramite vari canali saranno migliorate in modo notevole dal Metaverso.

Ciò significa che le istituzioni potranno ottenere nuovi tipi di informazioni sugli individui, come i loro movimenti, le loro azioni e le loro abitudini, e ricevere anche una visione più profonda, ad esempio, dei loro consumi.

Tuttavia, proprio a causa del fatto che le persone dedicheranno una quantità di tempo significativa alla loro vita virtuale, è possibile che vengano raccolti più dati personali e il loro comportamento in quanto tale venga monitorato.

Il problema della protezione dei dati nel Metaverso

A questo proposito, come sottolineato dalle autorità europee, sorgono vari problemi di legge  sulla protezione dei dati. Secondo la normativa dell’Unione Europea e della Svizzera, il rispetto della legge sulla protezione dei dati è responsabilità della parte che determina lo scopo e i mezzi del trattamento dei dati personali degli utenti. Nel Metaverso, per contro, non sarà facile stabilire chi è il responsabile del trattamento dei dati, poiché potrebbe essere coinvolta un’intera rete decentralizzata.

Sarà quindi necessario valutare chi è il responsabile in caso di smarrimento o di furto dei dati.

Allo stesso modo, si dovrà stabilire come potrà essere prestato il consenso, soprattutto per quanto riguarda i dati biometrici sensibili, come ad esempio quelli raccolti dai minorenni o da persone sotto tutela.

E questi sono soltanto alcuni dei problemi che sorgeranno per quanto riguarda la legge sulla protezione dei dati.

I diritti di proprietà intellettuale, l’altra incognita del mondo virtuale

Il Metaverso sarà anche pensato come un luogo in cui creare nuove cose insieme. Tuttavia, si legge nel blog di Cristiana Falcone, esperta nel settore del metaverso e della tecnologia, che quando si tratterà di collaborazioni per generare diritti di proprietà intellettuale, sorgeranno delle nuove sfide, perché la proprietà congiunta si rivelerà complicata.

A causa di queste circostanze, la Commissione Europea sta attualmente valutando una riforma sulla proprietà intellettuale co-creata e derivante dalle nuove tecnologie.

Un altro nodo che i creatori e le aziende dovranno affrontare nel Metaverso, sarà come proteggere e rafforzare un brand nel mondo virtuale. Proprio per questo motivo, e per far sì che l’esperienza sia perfetta e offra un’ampia gamma di servizi agli utenti, sarà essenziale che le aziende comunichino e collaborino tra di loro. Per fare ciò, le ditte del mondo virtuale dovranno stabilire politiche e procedure, programmi di formazione e meccanismi di controllo su questo argomento per prevenire l’insorgere di eventuali problemi.